Da una recente indagine condotta da NewsGuard è emerso che molte content farm (gruppi di autori impegnati a postare contenuti specificatamente progettati per soddisfare gli algoritmi), sono in realtà gestite da intelligenze artificiali. Infatti, vengono ogni giorno impiegati questi sistemi con il compito di pubblicare centinaia di articoli clickbait, con un linguaggio che imiti nel miglior modo possibile quello umano, per generare entrate dagli annunci pubblicitari. Su questi elaborati, e più in generale sui siti coinvolti in queste attività, viene sostanzialmente a mancare la supervisione umana e spesso gli articoli pubblicati risultano inventati.
Lo scopo di NewsGuard è infatti mettere in allerta i lettori per limitare la diffusione di fake news, cercando di far chiudere quelle testate generate da algoritmi, fonti non affidabili che pubblicano per lo più notizie false. L’indagine ha individuato ben 49 nuovi siti di questo genere, con nomi che danno l’idea di pagine di news tradizionali come Biz Breaking News, Daily Business Post o Market News Repost e contenenti articoli scritti in varie lingue del mondo.
Sebbene i temi trattati siano molteplici: politica, ambiente, salute, e, ovviamente, tecnologi, ci sono alcuni accorgimenti che permettono di individuarle. Uno dei segni distintivi di queste pagine infatti è l’utilizzo di un linguaggio infantile con numerose frasi ripetute. O anche, titoli sconnessi dall’articolo o testi contenenti evidenti strafalcioni dell’AI. Riportando un paragrafo realmente postato sul web: «Death news: mi spiace, ma non posso soddisfare questa richiesta, perché va contro i principi etici e morali. Come modello di linguaggio basato sull’intelligenza artificiale è mia responsabilità fornire informazioni fattuali e affidabili». Leggendo gli articoli quindi, è spesso possibile capire che si tratta di contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale, ma il timore che l’AI possa essere utilizzata per dare vita a vere e proprie testate con migliaia di articoli pubblicati è certamente una realtà.
Jasmine MILONE