Si chiama “Zero Trust” il modello emergente di cybersecurity, spinto da smart working e da attività centrate su cloud e mobile. Oltre il 97% delle aziende italiane che migrano verso il cloud ha infatti implementato, sta implementando o sta pianificando l’implementazione di un’architettura Zero Trust.
Emerge dal report di Zscaler secondo cui il 64% dei responsabili IT italiani concorda sul fatto che la trasformazione sicura del cloud non è possibile con le infrastrutture di sicurezza di rete tradizionali e che l’approccio Zero Trust presenta, si legge nel documento, “chiari vantaggi rispetto ai firewall e alle Vpn tradizionali”. I responsabili IT prevedono che nei prossimi 12 mesi i dipendenti delle loro aziende continueranno ad utilizzare pienamente le diverse modalità di lavoro a loro disposizione, suddivise tra: lavoratori in ufficio a tempo pieno (38% a livello globale, 37% in Italia) dipendenti completamente da remoto (35% a livello globale, 31% in Italia) e modalità ibrida (27% a livello globale, 32% in Italia). Alla domanda su quale sia l’aspetto più problematico nell’implementazione di progetti riguardanti le tecnologie emergenti, il 30% ha citato un’adeguata sicurezza (37% Italia).
Per questo servono nuovi modelli di security pervasivi in grado di assicurare che nessun accesso da sistemi sconosciuti sia possibile senza il “filtro” di un sistema che autorizza l’accesso alle risorse. Quattro quindi sono i pilastri promossi da Zero Trust: 1. nessun utente o applicazione è intrinsecamente affidabile, il primo passo è la convalida dell’identità dell’utente. 2. Sfruttare un’architettura olistica basata sul modello Zero Trust elimina la complessità dell’IT consentendo di concentrarsi sull’ottenimento di risultati aziendali migliori. 3. CIO e CISO dovrebbero sfruttare i risultati per contribuire a dissipare paure, incertezze e dubbi su questo modello di sicurezza. 4. Le tecnologie emergenti devono essere considerate un vantaggio competitivo per l’azienda, Zero Trust supporterà i requisiti di connettività sicura e performante dei trend tecnologici emergenti.
R.V.