La pandemia di Covid-19 ci ha fornito numerosi segnali rispetto alla direzione della società in termini di digitale, accelerando tutti quei processi di trasformazione già in atto da parecchi anni ma che hanno certamente ricevuto una spinta a partire dal 2020. Questo trend è ben evidenziato dai dati del traffico internet.
Lo scorso marzo, a pochi giorni dalla Pasqua 2021, all’interno del Paese vengono vietati la maggior parte degli spostamenti e la situazione è di sostanziale lockdown. La maggior parte delle regioni infatti è «rossa» e si contano circa 25mila casi di positività al giorno. In questo contesto, il traffico di peering della Rete Lepida raggiunge un picco di circa 18 Gbps di cui circa 4 solo da parte delle scuole. Il principale interscambio riguardava il Mix (il principale Internet Exchange Point pubblico italiano), con punte di circa 6 Gbps, e Garr (Gestione Ampliamento Rete Ricerca) – con punte di 4,5 Gbps. I contagi scendono poi rapidamente a partire da inizio maggio e l’estate sembra aver dato nuove speranze.
A settembre, dopo circa sei mesi, le scuole sono ripartite in presenza, la conta dei casi rimane bassa e, con il Dpcm del 23 settembre, dal 15 ottobre la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella Pubblica Amministrazione torna ad essere quella in presenza. Nonostante ciò, al 30 settembre 2021 il traffico dati sale a 25 Gbps e in pochi giorni si raggiungono picchi sino a 40 Gbps, con un contributo particolare delle scuole a partire dal rientro in classe, con traffico poco sotto i 10 Gbps e punte superiori ai 15.
E ora, dopo un anno, cosa raccontano i numeri? Ci dicono che il traffico sfiora i 30 Gbps, che le scuole sono stabilmente sopra i 10 Gbps, che il traffico cumulato su Mix e Garr supera i 20 Gbps. Il traffico dunque è più che raddoppiato, nonostante il cauto ritorno alla normalità. Se c’è quindi bisogno di una conferma sulla accresciuta centralità delle reti (e dei servizi) digitali a seguito della pandemia da Covid-19, questi dati lo evidenziano chiaramente. Così come certificano che sul traffico di rete la tendenza non è quella di ritornare alla situazione pre Covid-19, ma ci si trova di fronte a più che un raddoppio solo nel corso dell’ultimo anno.
Jasmine Milone