L’innovazione digitale rappresenta una leva fondamentale per il progresso sostenibile in Italia, con effetti significativi su persone, imprese e sistema Paese. Tuttavia, la sinergia tra digitale e sostenibilità è ancora poco esplorata.
La ricerca dell’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano, in collaborazione con Assolombarda, ha evidenziato che tra le iniziative dedicate alla sostenibilità, solo il 13% considera il digitale come elemento centrale. Secondo l’indagine, l’84% delle grandi aziende italiane investe significativamente in entrambi gli ambiti, ma solo un’azienda su tre utilizza il digitale per obiettivi di sostenibilità.
Le PMI sono più indietro: meno di un terzo investe intensamente sia in innovazione digitale che in sostenibilità, e la sinergia tra le due dimensioni è molto rara. Questo ritardo è dovuto principalmente ai costi e alla mancanza di risorse.
A livello europeo, la Commissione ha promosso 92 iniziative legislative e strategiche dal 2020, con un picco di 24 nel 2024. Tuttavia, la sostenibilità ambientale è poco considerata nei piani digitali, che si concentrano maggiormente su aspetti sociali e di governance.
La ricerca del Politecnico di Milano propone un modello che incrocia sostenibilità e innovazione digitale, evidenziando come tecnologie come IoT, intelligenza artificiale e cloud computing possano contribuire alla transizione sostenibile.
Per colmare il gap, è necessaria una maggiore consapevolezza e formazione, soprattutto per le PMI. Alessandro Perego, vicerettore per lo sviluppo sostenibile al Politecnico di Milano, sottolinea che la trasformazione digitale può essere un potente acceleratore per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, ma deve essere ben governata per evitare rischi. La sostenibilità deve guidare la progettazione e l’utilizzo responsabile delle tecnologie digitali.
M.F.