“Climate change is real and is happening right now”, questo uno dei potenti messaggi del discorso con cui Di Caprio riceve l’ambitissimo Oscar nel 2016.
Oltre che essere reale, il cambiamento climatico produce, ce ne accorgiamo tutti, fenomeni meteorologici di portata crudele con impressionanti impatti sull’ambiente e sulla vita dell’uomo.
Per questo motivo è cruciale affidarsi a previsioni meteo che anticipino nel modo piu’ attendibile possibile non solo se potremo andare al mare o no, ma soprattutto le potenti risposte in cui la natura puo’ decidere di manifestarsi.
Il Centro Europeo per le Previsioni Meteo di Medio Termine (Ecmwf) punta sull’intelligenza artificiale; rimpiazzare i sistemi classici basati sulla Fisica per compiere gli stessi calcoli con piu’ parametri e in un tempo incredibilmente ridotto (questione di minuti) farebbe risparmiare potere computazionale e amplierebbe gli scenari a dismisura.
Questi studi risultano appetitosi per i colossi della tecnologia, come Huawei, che presenta Pangu-Weather e lo mette a disposizione dell’Ecmwf, proprio con l’intento di aprire il campo (ed esserne partner in crime) alla AI generativa.
Pangu è una machine learning disponibile a tutti, per visionare le previsioni meteo a 10 giorni, usando 6 tipi di grafici diversi; Pangu è allenato da Era5, un dataset che analizza i dati meteo raccolti dal 1940 a oggi, per paragonare le performance dei modelli fisici e di IA mettendoli a confronto per arrivare a un giusto bilanciamento tra i modelli fisici e quelli attuali, ricevendo anche feedback dagli utenti.
Dare spazio all’incertezza è un momento indispensabile per avere una visione su possibili eventi pericolosi.
Tra febbraio 2022 e aprile 2023 sono stati compiuti grandi passi in avanti, al business stanno concorrendo grandi corporates e Bruxelles ha predisposto 150 milioni di Euro di budget, assegnato gli appalti e puntato la fiche.
Fate il vostro gioco signori, assicurandovi di non aver bisogno di un maglioncino per la sera.
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