“TikTok è il social media dei nostri bambini e adolescenti, deve essere uno spazio sicuro. Sotto choc per le testimonianze di abusi, ricatti e violenze sessuali, chiedo immediatamente un incontro con i vertici di TikTok: dobbiamo prendere misure drastiche!”.
Così scrive su Twitter Marléne Schiappa, segretaria di Stato transalpina. Razzismo, omofobia, sessismo degli influencer, abusi, stalking: il governo francese si muove per monitorare e bloccare contenuti inappropriati veicolati dalla app. In soli 4 anni di vita il social ha conquistato i giovanissimi in tutto il pianeta con 800 milioni di utenti nel mondo e circa 4 milioni in Italia. La piattaforma appartiene al gruppo cinese ByteDancee permette di creare un filmato di massimo 60 secondi accompagnato da musica e suoni. Sempre in Francia una delle influencer di TikTok ha lanciato un hashtag, #Balancetontiktoker, per segnalare abusi, in particolare di carattere pedopornografico. Risultato: migliaia di segnalazioni in poche ore. L’hashtag riprende una campagna analoga lanciata tempo fa #Balancetonyoutubeur, per denunciare i comportamenti inappropriati delle baby-star in video. La società non ha reagito, TikTok France nel suo ultimo comunicato stampa, datato 28 aprile, ha annunciato supporto per il 119, il numero telefono azzurro francese.
Negli USA 14 deputati hanno chiesto alla Federal Trade Commission di aprire un’indagine sulla presunta violazione della privacy e del divieto ai minori di 13 anni di pubblicare sulla app. L’algoritmo di TikTok è diverso e nuovo rispetto agli altri social media. Visualizza e dunque rende virali i contenuti con criteri innovativi: minore considerazione del numero di followers e delle visualizzazioni di precedenti video ed attenzione alla varietà.Il sistema è stato progettato per mostrare casualmente video che non corrispondono a quanto generalmente interessa all’utente o che non hanno tanti like. Forse uno dei motivi del successo: chi abitualmente è scartato ha le stesse occasione delle star del sistema. Luci ed ombre dunque, ancora una volta la presenza educativa degli adulti giocherà un ruolo determinante.
L.G.