I programmi di detox ormai non riguardano più solo il benessere fisico ma anche quello mentale. Nasce così Mind Your Time, l´applicazione che permette di “disintossicarsi” dall´utilizzo eccessivo dello smartphone.
Dopo il boom dei social network, sempre più giovani cercano delle soluzioni pratiche per non incorrere nella nomofobia, quel timore ossessivo di non essere collegati al proprio cellulare, e una delle proposte arriva da una startup di amici, tutti under 30. Tre psicologi, due informatici e un economista, guidati da Mattia Minzolini, ex studente dell’Università di Milano-Bicocca, sono stati selezionati nell´ambito della terza call Biunicrowd, il programma di finanza alternativa dell’Ateneo promosso per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti di realizzare progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso campagne di raccolta fondi.
L´applicazione sviluppata, Mind Your Time, è dotata di un sistema di monitoraggio dell´uso delle singole app e del cellulare nel suo complesso. Grazie a questo strumento l´utente può selezionare gli elementi che preferisce monitorare ed impostare delle soglie di tempo-limite, superate le quali riceve una notifica di allerta. Scattato il timer preimpostato interviene un avatar che propone al consumatore una serie di attività e tecniche proprie della psicologia del benessere: meditazione, visualizzazione, rilassamento, attivazione, focusing e scrittura espressiva, in brevi training di durata variabile tra i 3 e i 20 minuti. Le attività sono strutturate secondo livelli di progressione che vengono sbloccati una volta superato lo step precedente, come in un gioco. Tutti i contenuti per il benessere vengono personalizzati in modo automatico, grazie al monitoraggio dell´uso dello smartphone ma anche tramite l´interazione diretta con l´utente finale, al quale l´app chiede regolarmente informazioni relative alla propria condizione psico-fisica.
«Mind Your Time è una tecnologia positiva che pone al centro l’esperienza e il benessere della persona e adotta un approccio scientifico proprio della psicoeducazione» spiega Mattia Minzolini, team leader di “Mind Your Time”. Tramite l´utilizzo di queste tecniche Mind Your Time punta a diventare un’alleata contro iperconnettività, compulsione digitale e technostress.
Jasmine MILONE