In parallelo all’aumento a livello globale dei casi di cancro, si sta sviluppando una corrente di studi volta ad alleviare il gran numero di sintomi fisici e psicologici provocati dalla malattia.
A supporto di queste pratiche si fanno spazio le nuove tecnologie, in particolare la realtà virtuale (VR), che ha visto un interesse crescente negli ultimi anni applicata alle terapie di gestione multidisciplinare dei sintomi. Questa tecnologia sembra agire in favore della riduzione del dolore, dell’affaticamento, dell’ansia e della depressione, quando utilizzata in alcuni momenti particolari del percorso di cura oncologico. Infatti, durante l’infusione della chemioterapia aiuta a ridurre i sintomi acuti e cronici causati dalla terapia aggressiva, inoltre è stata rilevata una significativa diminuzione dell’ansia, dell’angoscia e dell’affaticamento subito dopo le sessioni. Durante il trattamento della malattia i pazienti devono spesso sottoporsi a procedure dolorose e la distrazione è un intervento psicologico ben consolidato volto a ridurre il dolore. A questo proposito, alcuni studi hanno confermato che l’utilizzo della VR supporta in modo efficace le tecniche psicologiche di gestione del dolore e aiuta i pazienti anche durante il periodo di ricovero precedente agli interventi, spesso colmo di stress, ansia e angoscia.
L’utilizzo della VR agisce positivamente su aspetti dello stato emotivo dei pazienti, migliorando le emozioni positive oltre a ridurre le emozioni negative. L’instabilità fisica e quella psicologica, infatti, possono aumentare la durata della procedura e la quantità di farmaci richiesta, in caso di terapie dolorose. Nonostante siano necessari ulteriori studi per analizzare a fondo il ruolo che la realtà virtuale può avere nella cura e gestione del cancro, sembra essere realmente un valido aiuto per i malati oncologici nell’affrontare buona parte di quei disturbi sia fisici, sia psicologici, che accompagno la persona affetta da cancro nel percorso di cura della malattia.
Jasmine MILONE