L’Office of Global Insight and Policy dell’UNICEF ha emanato, a settembre 2020, una prima bozza di Report sull’Intelligenza Artificiale in relazione con il mondo infantile, “Policy guidance on AI for children”.
«Gli algoritmi forniscono consigli ai bambini su quali video guardare, quali notizie leggere, quale musica ascoltare e con chi essere amici.»
Pur riconoscendo il valore intrinseco delle nuove tecnologie, al servizio di una società più performante, è vero altresì che i rischi che tale progresso porta con sé sono molti e vanno controllati, per evitare disfunzionalità, soprattutto a svantaggio delle categorie più a rischio. L’UNICEF offre questa bozza per promuovere l’IA, introducendo una lente sui diritti dei bambini.
Nove i requisiti per un’IA incentrata sul bambino:
- Supportare lo sviluppo e il benessere dei bambini (lascia che l’IA mi aiuti a sviluppare il mio pieno potenziale)
- Garantire l’inclusione di e per i bambini
- Dare priorità all’equità e alla non discriminazione per i bambini
- Proteggere i dati e la privacy dei bambini
- Garantire la sicurezza per i bambini
- Fornire trasparenza, spiegabilità e responsabilità ai bambini. (come l’IA ha un impatto su di me)
- Fornire ai governi e alle imprese la conoscenza dell’IA e dei diritti dei bambini
- Preparare i bambini per gli sviluppi presenti e futuri nell’IA
- Creare un ambiente favorevole.
“La maggior parte delle tecnologie esistenti non sono state realizzate pensando ai bambini“. (Voci Della Gioventù, Laboratorio di AI, Brasile)
Nella revisione delle 19 strategie nazionali di IA dell’UNICEF, si è scoperto che l’impegno sui problemi dei bambini è immaturo. C’è poco riconoscimento su come l’IA possa influenzare i bambini; e si parla ancora meno dei rischi a cui possono essere esposti a causa dei sistemi di IA o degli sforzi di mitigazione per determinati servizi che utilizzano analisi predittive.
Scopo, pertanto, di questa Guida è:
- Aumentare la consapevolezza dei diritti dei bambini e di come i sistemi di IA possono sostenere o minare tali diritti;
- Fornire requisiti e raccomandazioni per difendere i diritti dei bambini nelle politiche e nelle pratiche di IA del governo e delle imprese.
I bambini di oggi saranno quelli che non ricorderanno un’epoca anteriore agli smartphone e che pertanto saranno pionieri nell’applicazione e nell’utilizzo di tutti i sistemi di innovazione tecnologica. Importante diventa, pertanto, porre le seguenti domande:
- I bambini interagiscono con il sistema?
- Il sistema è stato progettato per i bambini?
- Il sistema ha un impatto sui bambini?
Se gli strumenti di apprendimento abilitati dall’IA aiutano i bambini a imparare a collaborare e sviluppare il pensiero critico e le capacità di risoluzione dei problemi, è anche vero che la quantità di dati utilizzati per l’addestramento, porta con sé il rischio di distorsione di bias cognitivi, di bolle di filtraggio nei contenuti, su profilazione digitale, con annessi rischi per la sicurezza e la privacy del minore, creando quello che tecnicamente viene definito microtargeting, ossia ad un utente viene mostrato solo quello che si presume gli interessi, per veicolarne opinioni ed acquisti mirati! I minori meritano una protezione specifica per quanto riguarda i loro dati personali, in quanto potrebbero essere “meno consapevoli dei rischi, delle conseguenze e delle tutele in questione”, e pertanto più propensi a diffondere informazioni personali e sensibili; cui si aggiunge una forte asimmetria cognitiva, in quanto le comunità tradizionalmente svantaggiate, lo sono altrettanto nel mondo digitale, sia da un punto di vista culturale, che tecnologico, rischiando di rimanere fuori dall’evoluzione sociale e ambientale.
I giocattoli che fanno uso di IA, se, per i fornitori, aumenterebbero lo sviluppo cognitivo del minore, per questa Guida, sollevano seri interrogativi su come le interazioni dei bambini con i giocattoli intelligenti possano influenzare le loro percezioni di intelligenza, sviluppo cognitivo e comportamento sociale, specialmente durante le diverse fasi di sviluppo.
Si richiede quindi, non solo una posizione protettiva, ma anche di responsabilizzazione e di azione per i bambini, con questi messaggi:
- Protezione = {non nuocere}
- Partecipazione = {includi tutti i bambini}
- Fornitura = {fai del bene}
Una opportuna politica di alfabetizzazione digitale e di inserimento di discipline tecnologiche nel settore educativo e dell’istruzione, rappresentano i pilastri per formare gli attori del prossimo domani.
Raffaella AGHEMO, avvocato