L’analfabeta funzionale è colui o colei che, pur sapendo leggere e scrivere, non è in grado di comprendere ciò che legge o ascolta, non è in grado di costruire analisi articolate e legge il mondo solo in base alle sue esperienze dirette. Diventare analfabeti funzionali capita a chiunque, è come uno scivolo lento.
Dario Bressanini, divulgatore scientifico, suggerisce 7 frasi da evitare sul web per non sembrarlo, e forse non diventarlo.
1) “a me una volta è successo che…”: sulla terra siamo 7 miliardi, quindi quello che è successo a te è “un settemiliardesimo” delle ipotesi possibili. L’esperienza personale non è legge universale.
2) “ho letto su internet che”: su internet c’è tutto, il contrario di tutto e tutte le sfumature che ci stanno in mezzo.
3) “non credo alla versione/teoria ufficiale, dimostrami tu che è valida”: una versione/teoria ufficiale è tale proprio perché gode già del supporto probatorio necessario per essere considerata preferibile a tutte le altre.
4) “ci guadagnano sopra, quindi sicuramente c’è qualcosa sotto”: se escludete i volontari e gli stagisti, tutte le professioni sono a scopo di lucro, quindi tutti noi guadagniamo da quello che facciamo. Ciò non ci rende tutti automaticamente parte di un qualche complotto.
5) “Quella volta è accaduto che…, quindi anche questa volta”: “quella volta” è diversa da “questa volta”. Se una cosa capita in una occasione non c’è nessuna legge che stabilisce automaticamente che accada sempre e a tutti.
6) “tu hai la tua opinione, io ho diritto ad avere la mia”: questo è un principio sacrosanto quando si parla di preferire il mare o la montagna. Ma quando si parla di argomenti scientifici, l’opinione non conta senza competenze e ragioni tecniche specifiche.
7) “non mi fido della roba chimica, quindi”: la chimica spiega la composizione della materia in generale, di conseguenza tutto ciò che esiste nell’universo è chimico. L’acqua ad esempio è composta di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, quindi è fatta di sostanze chimiche.
LP