DigComp 2.2 nuovo rapporto

È stato pubblicato dalla Commissione Europea il nuovo rapporto DigComp 2.2 che illustra il quadro europeo delle competenze digitali e si pone l’obiettivo di determinare le competenze necessarie al cittadino al fine di integrarsi in modo funzionale nella società odierna, riconoscendo la pervasività del digitale e spingendo la popolazione ad acquisire le competenze necessarie per rapportarsi ed utilizzare le nuove tecnologie nella quotidianità e nel lavoro.

Gli ultimi dieci anni sono stati cruciali per l’introduzione di nuovi strumenti tecnologici che hanno cancellato le già sottili barriere tra vita “online” e vita “offline”. Hanno visto la nascita di una società basata sull’enorme utilizzo di dati che profilano i comportamenti e le necessità degli utenti, al fine di rendere automatizzati svariati comportamenti di vita quotidiana.

Un esempio di questa evoluzione sono gli assistenti vocali che consentono attraverso l’uso della voce di attivare e disattivare elettrodomestici, riprodurre musica o effettuare telefonate; sino all’uso dei metadati comportamentali reperiti dalle grandi piattaforme come Facebook e Google per profilare gli utenti e presentare loro le ricerche che meglio si adattano alle loro richieste.

Nel Rapporto 2022 si fa particolare riferimento all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e a alle numerose problematiche etiche che comporta il suo utilizzo; alla selezione delle notizie sui social media e alle pratiche di fact-checking autonomo per difendersi dalle notizie false; al sapere come vengono sfruttati i dati personali nelle app e su Internet e, soprattutto, alla riorganizzazione del lavoro e alla diffusione del lavoro agile.

L’obiettivo a cui mira il lavoro della Commissione è quello di definire le aree di maggiore importanza per lo sviluppo dell’educazione digitale al fine di rendere i cittadini maggiormente consapevoli delle tendenze in atto e dare loro gli strumenti per poter conoscere, gestire e cambiare le distorsioni che il sistema nel quale viviamo creerà inevitabilmente.

Alessandro MANNO

 

 

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