L’intelligenza artificiale può entrare nella vita di una parrocchia? Si possono condividere “codici di salvezza”? Domande che affiorano, soprattutto dopo i recenti pronunciamenti del Magistero pontificio, in molte diocesi e comunità in tutto il mondo ed anche in Italia. Nelle scorse settimane l’Apostolato Digitale è stato ospite della trasmissione In cammino di Tv 2000 e dei microfoni di Radio in Blu nell’ambito del percorso che la televisione e la radio della Cei stanno facendo di ricognizione di quanto sta avvenendo nelle Chiese locali nell’alveo del processo sinodale e dei cambiamenti in corso.
Attraverso l’esperienza del Servizio diocesano, quasi un unicum nel panorama della Chiesa Italiana, si è ragionato così di un tema che è interroga tutti, compresa la stessa società civile. Ospiti della puntata sono stati alcuni giovani, Luca Caci, Valerio Pagliarino e Claudia Filippis, che hanno raccontato dal vivo alcune delle iniziative in corso e delle attività sperimentali che si svolgono al Pompei Student Lab presso la parrocchia Madonna di Pompei in Torino.
Ivan Andreis e don Luca Peyron hanno restituito il quadro di senso e di significato pastorale dell’Apostolato Digitale dai suoi esordi nel 2019 ad oggi. Negli stessi giorni giunge anche un riconoscimento al lavoro di divulgazione ed educativo fatto in questi anni dal Servizio con l’inserimento di don Peyron nell’elenco stilato da Italian Tech delle persone che più stanno lavorando nel campo dell’intelligenza artificiale nel nostro Paese.
Come scrivono gli autori dello studio si tratta di una mappa delle cinquecento persone che contano in Italia sull’intelligenza artificiale, partendo ovviamente dalle università, per passare alle startup e alle grandi aziende, e finire nelle istituzioni politiche e culturali. Due eventi che spronano il Servizio ad essere sempre di più a servizio.
F.V.