Arrivano anche quest’anno i risultati positivi di The Ocean Cleanup, l’organizzazione che dal 2013 si impegna a ripulire gli oceani dalla plastica attraverso l’impiego dell’Intelligenza artificiale. Nel corso degli anni è stata sviluppata e migliorata notevolmente la tecnologia oceanica messa a punto dalla no-profit che lavora giorno per giorno per sradicare la Great Pacific Garbage Patch, l’isola di plastica che continua ad espandersi nel pacifico. Attraverso l’utilizzo di System 002, noto anche come «Jenny», ha ottenuto i risultati attesi, collocandosi al primo posto come il più grande progetto di raccolta di rifiuti al mondo.
Fino ad ora sono stati rimossi dalle acque un totale di 28.659 chilogrammi di plastica, da minuscoli frammenti di detriti a immense reti fantasma. Per autenticare le dichiarazioni di origine e quantità, tutta la plastica raccolta è stata tracciata e verificata attraverso l’ente di certificazione Dnv, che l’ha scansionata utilizzando il suo modello di identificazione certificato. Alla gran parte delle plastiche recuperate viene poi data nuova vita, avviandole alla produzione di nuovi oggetti, come occhiali, biciclette e componenti meccaniche.
Parallelamente alle operazioni di pulizia, The Ocean Cleanup ha iniziato lo sviluppo di System 003, un dispositivo tre volte più grande di quello attivo, a cui saranno incorporati anche dei sistemi di raccolta dati per il monitoraggio ambientale. System 003 si presenta come il progetto da cui sviluppare una flotta di sistemi per la pulizia degli oceani, da espandere in tutti i mari contaminati dalla plastica. Sulla base dei risultati delle precedenti campagne, l’organizzazione prevede di implementare una squadra di dieci sistemi con l’obiettivo di ridurre almeno il 50% dei rifiuti ogni cinque anni.
Contestualmente continuano le ricerche per la costruzione di un sistema protettivo che impedisca alla plastica di raggiungere l’oceano attraverso i fiumi, per poter bloccare il problema alla fonte, fino ad eliminare l’inquinamento oceanico.
Jasmine MILONE