Anche la vita di Gesù diventa una Web serie

Binge Jesus, abbuffati di Gesù!

Così ci invita a fare con la sua web-serie Dallas Jenkins, 46 anni, autore e regista americano di The Chosen, opera dedicata alla vita di Cristo e dei suoi discepoli.

Nel gergo del web, binge watching indica la moda di guardare una o più stagioni di serie-tv per molte ore consecutive, poiché le piattaforme di solito inseriscono in rete tutti gli episodi di una stagione contemporaneamente, instillando una brama smodata di emozioni che, secondo alcuni psicologi, può portare a forme di alienazione.

L’espressione provocatoria del regista, che ha diretto finora due stagioni e spera di realizzarne almeno sette, vuole invece suscitare una sana dipendenza dal volto di Cristo e dalle sue vicende in formato digitale.

L’impresa inizia nel 2018 quando Jenkins, dopo aver prodotto una prima puntata, comincia a farla circolare nel circuito delle chiese evangeliche protestanti di cui fa parte, ottenendo un consenso entusiasta.

Quindi si convince a lanciare una richiesta di finanziamento collettivo, in gergo tecnico crowfunding, per produrre la prima stagione, grazie alle donazioni di 125.000 persone per una cifra di 10 milioni di dollari:  8 puntate di un’ora, da guardare gratuitamente sull’apposita applicazione dello smartphone, ora anche visibili sul sito Internet https://watch.angelstudios.com/thechosen.

Nel 2020 esce la seconda stagione, mentre in questi giorni si stanno raccogliendo i fondi per la terza, alla quale chiunque può  contribuire, seguendo le indicazioni del sito della casa di produzione Angel Studios.

Il crowfunding, facilitato dalla velocità dei versamenti online, ha un doppio vantaggio: rende una produzione indipendente dai condizionamenti della pubblicità e crea una comunità di sostenitori per un progetto capace di fidelizzare i propri fan nel lungo periodo.

Oggi la serie è seguita in 180 paesi e sottotitolata in più di 50 lingue, quasi 200 milioni  finora le visualizzazioni. Ma se le modalità produttive ci dicono molto dell’intraprendenza di un certo mondo protestante americano e possono fornire spunti di riflessione per l’apostolato digitale, bisogna anzitutto sottolineare la bellezza del prodotto.

Gli sceneggiatori sono due e si avvalgono della consulenza interreligiosa del pastore Doug Huffman, docente di Esegesi biblica, del sacerdote cattolico David Guffey e del rabbino messianico Jason Sobel, per ricostruire con particolare cura l’ambiente ebraico dell’epoca.

Le diverse puntate fin qui realizzate hanno ben caratterizzato gli apostoli, immaginando il loro passato, raccontandone l’amicizia e le baruffe attraverso i tratti verosimili di giovani inconsapevoli e sbigottiti da ciò a cui sono stati chiamati.

In questo senso il titolo della serie The Chosen sarebbe più corretto intenderlo al plurale: “I prescelti”.

Se il livello artistico non sempre raggiunge quello delle serie più famose, l’intenzione di realizzare un’opera intrisa di fede e rispettosa del testo evangelico è evidente.

L’attore che interpreta Gesù, Jonathan Roumie, cattolico newyorkese di padre egiziano,  lo scorso 11 agosto ha scambiato qualche parola con papa Francesco dopo l’udienza generale, rilasciando poi una lunga intervista, facilmente rintracciabile nel web, dalla quale emerge una convinta appartenenza alla vita della Chiesa.

In conclusione, quale parziale immagine di Gesù offre quest’opera finora?

Anzitutto quella di un uomo buono, quasi sempre sorridente, che abbraccia le persone in difficoltà e scherza con gli amici, senza però che venga mai tralasciata la consapevolezza della sua divinità. Certo è un Cristo al di fuori di ogni iconografia tradizionale; a volte sembra che il genere a cui la serie principalmente s’ispiri sia il western classico: amicizia virile degli apostoli, ambienti naturali suggestivi, pudore e tenacia delle donne.

Ecco, questo Gesù è l’amico che tutti vorremmo avere, ricco di umanità per condurci alla scoperta della misericordia del Padre.

Luca FINATTI, insegnante presso l’IIS G . Peano di Torino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *