Il G20 quest’anno si è tinto di rosa; o meglio è stato (definito) un “Women Twenty” o W20 che si è svolto a Roma la scorsa metà di luglio, ed è stato guidato da Linda Laura Sabbadini la quale, con un focus particolare sul “potenziamento al femminile”, ha chiesto che la road map per l’empowerment delle donne fosse inserita a tutti gli effetti allegandola alla declaration dei leader, estesa anche ad altre tematiche (tra cui l’approccio One Health digital empowerment femminile) affinchè il 50% dei luoghi decisionali sia occupato da donne entro il 2030. É ormai dimostrato che la crescita dell’occupazione femminile aumenta anche la produttività.
Sullo specifico tema del potenziamento quote rosa per le digital skill, è evidente che la pandemia abbia accelerato questo processo, peraltro già in atto, di trasformazione digitale.
Da qui, i punti salienti del “Manifesto” come la garanzia dell’accesso ed uso sicuro delle tecnologie digitali a tutte le donne, entro il 2026 rimuovendo barriere, ambienti online insicuri ecc.; il facile uso di internet ed altri strumenti digitali per la salute, l’istruzione, la finanza, l’occupazione e altri scopi; lo sviluppo di temi quali l’AI nonché altre tecnologie digitali, garantendo competenze digitali di primordine, elevando le competenze al femminile.
Grazie a tutto questo, continua il Manifesto, le donne saranno messe nella condizione di governare, facendo leva sul reale punto focale della vera ripresa, economica e culturale.
Ancora, nel Communiqué viene sottolineata, tra gli altri, la necessità di assicurare l’accesso alle nuove tecnologie per l’upskilling e il reskilling delle donne in campo digitale. L’obiettivo primario diviene dunque l’esigenza di ridurre il gap lavorativo/salariale con l’universo del genere maschile. In altri termini, conformemente al pensiero conclusivo espresso dalla Sabbadini, non è un ritorno al passato ma un definitivo salto di qualità volto a garantire alle donne, entro il 2030, il 50% dei luoghi decisionali.
Fulgido è il futuro se tinto di rosa, con la forza delle donne volta a cambiare il mondo.
Avv. Chiara PONTI, IT Legal e nuove tecnologie