37 mila km di fibre sottomarine per connettere l’Africa

Viene avviato il progetto 2Africa: la missione? Connettere un Continente.

Questo è lo scopo della strategia di Ibrahima Ba, l´ingegnere reclutato da Facebook che è considerato oggi tra le personalità africane più influenti del prossimo decennio. Il suo piano infatti, punta a diventare uno dei più grandi progetti sottomarini del mondo, volto a collegare 23 Paesi, dall’Inghilterra, circumnavigando l’Africa, toccando il Medio Oriente per tornare infine in Europa attraverso la Spagna.

L´idea consiste nel realizzare una sorta di autostrada digitale, di circa 37 mila km di lunghezza, ed è nata proprio dall´area Paesi Emergenti di Facebook, su cui Mark Zuckerberg ha investito negli ultimi anni affidando a Ibrahima Ba l´arduo compito di strutturare un progetto finalizzato a cablare l’Africa, usando l’inclusione digitale come volano di sviluppo e come modello di contrasto al digital divide.

Come spiegano su Facebook Engineering Bravishma Narayan, Robert Pepper, Kojo Boakye e Fargani Tambeayuk i cavi sottomarini in fibra ottica sono tra i componenti più importanti per raggiungere una maggiore connettività, ma non sono molto conosciuti. Eppure, oggi più che mai sono importanti per creare un’infrastruttura di rete globale. Secondo le stime di RTI International, un istituto di ricerca indipendente senza scopo di lucro, 2Africa potrebbe generare un aumento dello 0,42-0,58% del Prodotto Interno Lordo africano entro i primi due o tre anni dalla conclusione del progetto, pianificata per il 2024. «Nei Paesi in cui arriveranno i nostri cavi», spiega Ba, «i fornitori di servizi guadagneranno in capacità di stoccaggio in data center neutrali. Questo favorirà lo sviluppo dell’ecosistema internet, facilitando l’accessibilità e riducendo il digital divide per le imprese e i cittadini». L´ingegnere inoltre ricorda che in Africa vi sono 1,3 miliardi di abitanti, quasi il doppio dell´Europa, ma ad oggi solo il 25% della popolazione è connessa, e aggiunge «Il futuro è molto promettente per l’Africa: per noi di Facebook, è importante connettere le persone. Fa parte della nostra mission. Connessione è potere, ma è anche inclusione».

G.C.

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