Il decreto di indizione

«L’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico. Esso richiede non solo di abitarlo e di promuovere le sue potenzialità comunicative in vista dell’annuncio cristiano, ma anche di impregnare di Vangelo le sue culture e le sue dinamiche» (Documento finale del Sinodo dei Giovani, n. 145) e che «il Sinodo auspica che nella Chiesa si istituiscano ai livelli adeguati appositi Uffici o organismi per la cultura e l’evangelizzazione digitale, che, con l’imprescindibile contributo di giovani, promuovano l’azione e la riflessione ecclesiale in questo ambiente» (n. 146);

Il Servizio è moderato dal direttore dell’Ufficio per la Pastorale dell’Università, che si avvale di una equipe da questi designata e al cui interno vi è una congrua percentuale di giovani.

Il Servizio ha il compito di:

** coordinare un lavoro di studio continuo sulla cultura digitale e la rivoluzione tecnologica promuovendo il dialogo tra la compagine ecclesiale e quella sociale, ed in special modo accademica;

** accompagnare i diversi ambiti pastorali nella riflessione e nella progettazione pastorale tenendo presente le nuove istanze dovute al digitale;

** accompagnare le comunità ecclesiali in una migliore presa di coscienza e discernimento della cultura digitale alla luce del Vangelo,

** offrire alla comunità ecclesiale e civile momenti di incontro e di studio su questi temi, promuovere pubblicazioni e quant’altro possa essere utile ad una migliore comprensione della cultura digitale ed ad una sua evangelizzazione.

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