Consegne a casa?

Ci pensa il drone

Ai tempi del Coronavirus la parola d’ordine è “innovazione” e la mobilità si evolve e si reinventa nel campo delle consegne a domicilio. L’impiego dei droni è stato un metodo alternativo trovato da alcune società per consegnare la spesa ed effettuare il servizio di food delivery. Ad avere maggiore successo è stato il programma pilota Wing che, collaborando con compagnie di spedizione come la FedEx, ha iniziato a consegnare direttamente a casa i beni di prima necessità mediante droni. Era solo l’inizio del nuovo servizio di consegne, programmi di droni pilota ad oggi vengono impiegati oltre che in America anche in Australia, Finlandia e Irlanda; quest’ultima ha ulteriormente ottenuto il permesso per consegnare farmaci alle persone che non possono muoversi da casa. L’e-commerce in generale sta cercando di adeguarsi alle necessità odierne, l’azienda americana Amazon, è in una fase di ricerca per sviluppare un servizio chiamato “Amazon Prime Air” per consegnare merci per via area. Altre compagnie, come Domino’s Pizza e Walmart, hanno deciso di adottare il moderno mezzo di trasporto.

Questa nuova realtà implica dei pro e dei contro, di certo essa ammortizzerebbe le spese di spedizione delle compagnie e quelle dei consumatori, questi ultimi riceverebbero i pacchi in modo più veloce ed affidabile; però allo stesso tempo molto del lavoro verrebbe automatizzato e la privacy verrebbe meno in quanto le società di trasporto utilizzerebbero delle videocamere per individuare gli indirizzi di consegna. Per usufruire anche in Italia del servizio si dovrà attendere ancora del tempo, tuttavia, dalle informazioni raccolte si evince come sia impossibile frenare l’evoluzione tecnologica, soprattutto se risponde alle esigenze del momento, così come accaduto durante il lockdown.

Beatrice ZILIOTTO

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