È un progetto italiano il vincitore del premio «Innovator Award 2023 – Erasmus for Young Entrepreneurs» – il programma europeo che vuole assumere la funzione di congiunzione tra giovani progettisti e aziende investitrici. Il progetto riguarda l’invenzione di un drone destinato a trasportare in tempi record organi necessari a trapianti salva vita, anche in luoghi difficili da raggiungere in modo tradizionale. Ad aprire questo nuovo scenario di collaborazione tra tecnologia e medicina è stato Gianpietro Calai, sviluppatore, ingegnere e vincitore di questo progetto, da anni impegnato nel settore della mobilità sostenibile.
I droni, solitamente, sono conosciuti come apparecchi tecnologici utilizzati per sorvolare paesaggi che si vogliono immortalare; qui, invece, si definisce una nuova generazione digitale, questi droni entrano così in un progetto versatile ed ecosostenibile, diventando apparecchi in grado di trasportare carichi importanti anche da una città ad un’altra.
Durante la consegna del premio, Calai ha spiegato che il drone possiede una velocità maggiore di quella dell’ambulanza (considerando anche il traffico cittadino), è più ecosostenibile dell’elicottero ed è in grado di raggiungere aree logisticamente impraticabili. Il veicolo è un drone cargo ad ala fissa che possiede un sistema di propulsione adattato per V-TOL (VerticalTake Off & LAnding), può trasportare fino a 25 chili di carico e riesce a decollare da un’area di 10 metri quadrati. È un oggetto tecnologico che rispetta pienamente il Green Deal Europeo poiché composto da materiale di recupero e per il suo funzionamento ricorre a propulsione elettrica e a soluzioni aerodinamiche a basso consumo. L’uso di droni, inoltre, consentirà di contenere i costi elevati degli attuali trasporti aerei e su strada.
I primi test di volo sono già stati realizzati e hanno mostrato un esito decisamente positivo.
Anna SBARDELLATI