DALL-E 2 è l’aggiornamento dell’intelligenza artificiale che trasforma qualunque parola in immagine. Prende il nome da un gioco di parole tra l’artista Dalì e il robot netturbino della Disney WALL-E, e implementando ancor di più le capacità del suo predecessore è in grado di creare e manipolare immagini ad alta risoluzione a partire da una stringa di testo: confrontando un database di immagini di riferimento è in grado di ritrarre uno o più soggetti intenti a compiere azioni in un particolare stile grafico, o di aggiungere gli stessi elementi in immagini caricate dall’utente.
Che si tratti di rappresentare un paio di orsetti di peluche che comprano verdure dipinti in stile ukiyo-e, sostituire in una foto un pallone con un cane o cambiare la prospettiva e l’angolazione di un ritratto, il programma interpreta il comando e restituisce diverse opzioni tra cui scegliere.
Uno degli scopi di questa intelligenza artificiale, spiega il gruppo che ha creato DALL-E e DALL-E 2, è diventare uno strumento utile a chiunque per avvicinarsi al mondo delle IA, comprenderne il funzionamento e sviluppare una prima interazione: nel sito di presentazione del progetto un video mostra diversi esempi dell’utilizzo del programma, sottolineando, con termini molto semplici e supportati dalle immagini, il funzionamento di base di DALL-E, le possibili cause di discrepanze tra la richiesta dell’utente e le immagini proposte, le conseguenze di una sbagliata indicizzazione ed i passaggi logici adoperati dal software per colmare eventuali lacune.
Tramite spiegazioni facilmente comprensibili e con esempi e occasioni di interazione giocose è possibile avere un primo approccio, sicuro e controllato, con una realtà sempre più presente come quella dell’intelligenza artificiale. DALL-E 2 è facilmente accessibile e promette prestazioni altissime attraverso la traduzione di concetti, caratteristiche e stili in immagini originali e realistiche.
Emanuele DENTIS