Se l’assistente virtuale individua la depressione…

Chi o cosa sono Noa, Woebot e Wysa? Sono tre prodotti di intelligenza artificiale e conversazionali, attivi negli Stati Uniti il secondo ed il terzo, disponibile per il pubblico italiano il primo. IA conversazionali, chatbot o assistenti virtuali, diversi modi per descrivere software che, tramite comandi vocali o scritti, instaurano una conversazione con l’utente per diversi scopi. Sono sempre più presenti e numerosi, da Alexa a Bixby, da Cortana a Siri a Replika, e grazie all’intelligenza artificiale appositamente sviluppata questi assistenti sono in grado di comprendere frasi e comandi e reagire di conseguenza, rispondendo o compiendo azioni, come accettare telefonate, trovare informazioni su internet, o intervenire su apparecchiature a loro collegate.

Noa, così come Woebot e Wysa, rappresentano un particolare tipo di assistenti virtuali: lo scopo di queste IA è diagnosticare nell’utente-paziente disagi psicologici, come la depressione di grado lieve. L’app Noa permette uno screening molto corposo del paziente, a cui può seguire percorso di cura articolato come sedute di psicoterapia, esercizi con o senza l’assistente virtuale e correzioni in itinere o l’indirizzamento verso un professionista se necessario, il tutto per un costo di circa cinque euro a seduta.

Noa è un’app sviluppata da ConvForTh.Ai, Conversation For Therapy, una startup formata da Martina Caccia, esperta in psicolinguistica applicata alla ricerca clinica e già knowledge engineer di Bixby, Rebecca Ascension Barbanti, direttrice generale e product manager, e Francesco Sanavio, psicologo e psicoterapeuta.

L’applicazione è nata dal tentativo di fornire supporto al crescente numero di persone affette da ansia e depressione, negli ultimi due anni estesa al 28% della popolazione, ed in particolare per dare sostegno a quelle categorie che difficilmente possono accedere a metodi più tradizionali di terapia. I prossimi passi del progetto Noa sono la ricerca di ulteriori fondi e partner, l’iter di certificazione come dispositivo medico e sottoporre l’IA all’Rct, Randomized controlled trial.

Emanuele DENTIS

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