Yangqu, un diga di 180 metri costruita con stampanti 3D

La Cina ha pubblicato un progetto per la realizzazione di una diga costruita con stampanti 3D e mezzi da lavoro completamente automatizzati e coordinati da un’intelligenza artificiale. Il progetto, esposto in dettaglio in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Tsinghua University, prevede la costruzione di una diga alta 180 metri a Yangqu, sull’altopiano tibetano. La costruzione sarà completata nel 2024 e la diga sarà attiva nel 2025, diventando la struttura in 3D più alta mai realizzata, titolo detenuto ad ora da un edificio di due piani a Dubai.

Il progetto della diga non è isolato: la Cina sta investendo nello studio della tecnologia della stampa 3D, che potrebbe essere utilizzata in futuro sia nell’edilizia pubblica e privata sia nell’esplorazione spaziale e nello sviluppo delle IA, integrate nelle quotidianità cinese in forme come il sistema di controllo e calcolo del Credito Sociale. La costruzione della diga fa parte di uno sforzo della Cina iniziato nel 2010, volto ad una crescente adozione di energie rinnovabili per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, e produrrà 5 miliardi di kilowatt ora l’anno, risparmiando l’equivalente di 1,5 milioni di tonnellate di carbone e oltre 4 milioni di tonnellate di CO2.

L’adozione di IA e apparecchiature robotizzate, la sostituzione e ricollocazione di manodopera umana come tecnici sono iniziate nel 2015 con il piano “Made in China 2025”. Gli sforzi d’automazione mirano a rendere più efficiente e sicuro l’ambiente di lavoro per l’essere umano e ridurre lo spreco di materie prime.

Allo stesso tempo l’automazione minaccia di aumentare la disoccupazione creando “fabbriche senza lavoratori” senza la possibilità riassorbire i lavoratori sostituiti. L’adozione di queste tecnologie, che oggi risulta essere innovativa, domani potrebbe essere una pratica comune, appare allora sempre più importante ripensare il rapporto tra queste e l’essere umano, valutando le potenzialità e i rischi che un uso consapevole od un abuso potrebbero comportare.

Emanuele Dentis

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