Rispondere alle mail ruba tempo? Ora c’è Ovy

L’ultima novità degli assistenti virtuali si chiama Ovy ed è nata in Italia. Si tratta di un assistente perfettamente integrato con i software e i servizi di Google ed è stato sviluppato da una startup di Milano, Userbot.

Questo sistema sfrutta gli algoritmi di intelligenza artificiale per elaborare le e-mail di risposta con un solo click, riducendo in modo sostanziale i tempi di gestione delle comunicazioni in entrata. La sua utilità per i clienti business è stata dimostrata dal recente report di Mckinsey&Company, secondo cui il 28% della giornata lavorativa di una persona con compiti manageriali è destinato a rispondere ai messaggi accumulati nella casella di posta elettronica, e cioè circa due ore e mezza spese ogni giorno per elaborare e contestualizzare una e-mail di risposta.

La peculiarità di Ovy è quella di saper individuare automaticamente chi è il destinatario e il contenuto del messaggio e quindi scrivere un testo realistico e pertinente al contesto. Il suo utilizzo è semplicissimo: una volta installato, basta infatti aprire l’e-mail a cui si desidera rispondere e cliccare sul comando “genera risposta”, selezionando una tra le opzioni personalizzate disponibili e aggiungere eventuali informazioni specifiche prima di inviare con un ultimo click la mail. A discrezione dell’utente è la scelta del “tono” e del registro della risposta, che può essere positiva, negativa oppure di ringraziamento e ancora formale, informale, generica, allegra…

Ovy, grazie alla qualità delle prestazioni si è posizionato in solo giorno al secondo posto della classifica del portale americano Product Hunt, un riferimento su scala globale per le novità tech. Eppure, come ha confidato Antonio Giarrusso, founder e Ceo della startup, “Tutto è iniziato come un esperimento interno che ha funzionato in modo così sorprendente da indurci a costruire un prodotto completo”. Prodotto che ora atterra sul mercato gettando le basi per quella che Giarrusso definisce “Un’integrazione simbiotica tra l’uomo e la macchina basata su un’interazione minima. Ovy ne rappresenta un esempio, il primo passo verso il futuro dell’e-mail”.

Jasmine MILONE

 

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