Facebook, Instagram, TikTok, WeChat. Lo stesso scopo ma diversi social: come vengono utilizzati nelle zone del pianeta? Risponde a questa domanda la Mappa dei Social Media, costruita ogni anno da Vincenzo Cosenza.
Anche se la stragrande maggioranza del globo è stata conquistata da Facebook, in molti Paesi alcune delle applicazioni Meta – nome che raccoglie tutti i progetti avviati o acquistati da Mark Zuckerberg – non solo non vengono utilizzate, ma spesso sono sostituite da alternative governative, più facilmente soggette a censura. Infatti, in Cina il social preferito è WeChat e in Russia Facebook viene rimpiazzato da VK.
“In questi anni abbiamo assistito ad una lenta, ma progressiva evoluzione di quegli spazi della rete usati per comunicare e socializzare – racconta Cosenza – 14 anni fa, quando ho realizzato la mia prima mappa dei social network, questi servizi erano usati principalmente da desktop. Poi, gli smartphone hanno trasformato radicalmente le nostre abitudini e anche i luoghi dei nostri incontri, creando lo spazio per l’adozione di massa delle app di messaggistica istantanea”, variabile che è stata inserita per la prima volta nella ricerca.
Se nel mondo occidentale la chat più utilizzata risulta essere WhatsApp, con due miliardi di utenti attivi mensili, in Giappone e Taiwan amano Line, in Corea del Sud prevale l’utilizzo di KakaoTalk, ma la Cina non può fare a meno di WeChat, che ha oltre 1,26 miliardi di utenti attivi al mese. Nella mappa dei social media al 2022 il mondo appare diviso in tre grandi blocchi: l’oriente, i territori dell’ex Unione Sovietica e il resto del pianeta.
Questa divisione netta sembra segnare la fine della narrazione del web come terra libera, di nessuno e di tutti. Inizia a somigliare più ad un sistema di reti frammentate, sorvegliate. È l’era dello “splinternet”, influenzato dagli assetti internazionali. Internet ormai si presenta come un’infrastruttura nazionale, in cui si giocano le politiche e gli equilibri di potere. Ai tempi della rivoluzione digitale è diventato il web l’area da delimitare, gestire e controllare attentamente.
Jasmine MILONE