Dalla Commissione Europea arrivano nuove linee guida in materia di riutilizzo di device mobili e accessori per cellulari e tablet. Queste novità indicano uno slancio positivo verso i consumatori, che potranno trarre vantaggio dall’introduzione delle nuove normative mirate a diminuire il ricambio dei dispositivi e gli sprechi. Infatti, entro il 2030 si prevede il passaggio a due sistemi che promuovono la sostenibilità e la circolarità dei prodotti elettronici: il caricabatterie universale, proposta che non ha trovato i favori di Apple, e l’obbligatorietà dell’indice di riparabilità di smartphone e tablet. Quest’ultima aggiunta che ambisce a ridurre i rifiuti RAEE prodotti ogni anno impone ai produttori di dispositivi mobili di certificare l’indice di riparabilità del device, enucleata attraverso alcuni criteri guida che l’organo europeo starebbe già vagliando. In questo modo sarà più semplice accedere alla riparazione, piuttosto che alla sostituzione dell’apparecchio, incidendo positivamente sulla quantità di rifiuti elettronici prodotti ogni anno.
Queste politiche sembrano determinare un passo importante in materia di sostenibilità e impatto ambientale, nonché di trasparenza nei confronti dei consumatori, che potranno sapere in anticipo se lo smartphone o il tablet acquistato richiederà una certa complessità o agevolezza nella riparazione in presenza di malfunzionamenti. La scala di riparabilità oscillerà tra due estremi di riferimento, impersonati dalla lettera A (riparabilità semplice ed economica) e lettera G (riparabilità difficile e costosa). La scelta finale dipenderà ovviamente da alcuni criteri di riferimento già preannunciati dai rappresentanti della Commissione Europea che includono le procedure necessarie per sostituire i componenti più importanti del dispositivo, come batteria, display, fotocamera e microfono; l’eventuale utilizzo di strumenti speciali da adottare nella procedura di riparazione; la disponibilità dei ricambi; l’eventuale riutilizzo degli elementi di fissaggio e la disponibilità di istruzioni per la riparazione.
Jasmine MILONE