Le api sono fondamentali per la vita del nostro pianeta. Lo confermano numerose ricerche, tra cui il report dell´Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che conferma la responsabilità delle api per circa il 70 per cento dell´impollinazione di tutte le specie vegetali viventi.
Negli ultimi anni è cresciuta e si è diffusa anche in Europa la consapevolezza dell´importanza di questo piccolo insetto che preserva la biodiversità e favorisce la sicurezza alimentare in tutti i paesi del mondo. Infatti, i finanziamenti dei fondi strutturali europei riguardano anche il settore dell´apicoltura, per cui è stato concepito e realizzato il progetto Smartbee (Scientific-based Management Approach for RaTional BEEkeeping).
Nell´ambito della ricerca, un gruppo di aziende laziali, grazie al coordinamento scientifico del dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia di Viterbo, ha avviato un processo di monitoraggio degli alveari con la finalità di disporre di sistemi innovativi da applicare nell´ambito dell´apicoltura di precisione. L´obiettivo è la creazione di vere e proprie “arnie intelligenti”, grazie all´utilizzo di una piattaforma hardware e software per la gestione degli insetti.
Con l´applicazione di questi strumenti sarà possibile monitorare i parametri vitali delle api e dell´alveare nel suo complesso in modo puntuale ed efficiente, così da favorirne il corretto sviluppo. Il professor Pier Paolo Danieli, responsabile scientifico di SMARTBEE, riferendosi all´apicoltura di precisione, spiega: “È un nuovo approccio, molto interessante, che consente all’apicoltore di avere in tempo reale e da remoto informazioni sullo stato di salute delle proprie api. Attraverso questi sistemi, l’apicoltore può decidere se, quando e in che modo intervenire nel momento in cui intuisce che ci sono dei problemi”.
Si tratta quindi di un´apicoltura più consapevole ed informata, attenta alle esigenze delle api e alla salute della colonia, in cui l´apicoltore può prendersi cura dei propri alveari e salvaguardare questo bene naturale così prezioso, senza il quale, come disse Albert Einstein, non ci resterebbero che quattro anni di vita sulla terra.
Jasmine MILONE