Rinnovare, Riqualificare, Ricollocare. Questi i tre verbi chiave del futuro post covid secondo i risultati della Ricerca «Skills Revolution Reboot», presentata nel corso della Davos Agenda del World Economic Forum, e condotta su un panel di oltre 26.000 datori di lavoro in più di 25 Paesi nel mondo.
L’86% delle aziende che hanno accelerato il processo di trasformazione digitale offriranno nuovi posti di lavoro, rispetto all’appena 11% che prevede di ridurre o mantenere fermi i processi di digitalizzazione. Non tutte le aziende hanno risposto allo stesso modo alle sfide sollevate dalla pandemia: le risposte dei datori di lavoro in Germania, Austria, Giappone e Italia evidenziano che l’automazione ha avuto un’accelerazione per lo più come risultato del Covid-19 mentre negli U.S.A, Francia e Regno Unito c’è stata minore accelerazione. Benché il 38% del panel stia accelerando, solo il 17% ha in realtà piani già strutturati.
Anche sotto il profilo del personale la ricerca fornisce dati interessanti. Lo studio ha evidenziato anche una crescita del 15% nell’organico degli uffici della ricerca del personale oltre a un cambiamento delle priorità delle risorse umane a lungo termine. “La nostra Ricerca dimostra che la trasformazione digitale sta avvenendo a un ritmo senza precedenti – e che è in grado di creare posti di lavoro e guidare un cambiamento radicale; e tutto questo con la possibilità di migliorare la vita delle persone e creare un mondo maggiormente interconnesso”. Ha dichiarato Jonas Prising, presidente di ManpowerGroup che condotto la ricerca. “Ad un anno dall’inizio della pandemia, stiamo però assistendo all’emergere di una ripresa a forma di K, alcune aziende e alcune persone si stanno riprendendo più velocemente e meglio di altre mentre altre rischiano di rimanere più indietro.
In questa rivoluzione delle competenze la sfida più importante rimane dunque quella di aiutare le persone a preparare, sviluppare e riqualificare le proprie competenze per poter ricoprire i ruoli più ricercati“.
L.P.